C’è stato un altro naufragio di migranti nel Mediterraneo centrale, dopo quello avvenuto una settimana fa davanti alle coste della Tunisia che costè la vita ad almeno 53 persone.
Lo scenario stavolta è il mare della Libia. Fonti dell’Oim Libia riferiscono di un gommone con a bordo 32 migranti che si sarebbe capovolto poco dopo essere partito la notte scorsa da Zawiya, nella parte nord ovest del Paese.
Almeno dodici persone risultano disperse, tra loro ci sarebbero due bambini. Altre venti persone si sono invece salvate, raggiungendo a nuoto la costa o grazie all’aiuto di alcuni pescatori. I sopravvissuti, per lo più originari dell’Africa subsahariana e dell’Egitto sono stati portati in un centro di detenzione.
Sabato prossimo celebriamo la giornata del rifugiato. Diamo un senso a questa data voluta dalle Nazione Unite.
Chiediamo ai governi di guardare in faccia l’orrore e salvare vite umane.
Si celebri la giornata del Rifugiato con un’evacuazione tempestiva dei migranti nei campi in Libia e nelle isole Greche. Un segno di umanità che aspettiamo da troppo tempo.
Si restituisca dignità e libertà a esseri umani in fuga da guerre e persecuzioni.
I migranti non sono colpevoli di nulla, sono vittime di conflitti, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.