Il Tempio induista Om Mandir è situato nel cuore cittadino di Tor Pignattara, a Roma. Il significato del suo nome (Om Mandir) vuol dire rispettivamente: Om «universo», un tutto che si relaziona al cosmo, invece, Mandir indica la «casa» di preghiera come luogo di ri-congiunzione tra l’uomo, la sua anima e le sue divinità. Seppur il tempio sia situato a Roma e, come dice una delle sue guide, è nato per legare i fedeli alla propria religione in un paese composto da tantissime religioni differenti, l’induismo nasce «al di là del fiume Indù», in India.
Questo tipo di induismo prende le fondamenta da Krishna (Hare Krishna), nome di una delle manifestazioni terrene del Dio Visnu (creatura celestiale la cui provenienza si rende manifesta dal colore azzurrino della sua pelle), Dio che rappresenta l’assoluto, ciò che pervade tutto, cuore e mente. Divinità che viene pregata con il mantra «Hare Hare Hare Krishna» (Hare: fulvo, biondo come la criniera di un leone). Quindi, il Tempio Om Mandir (o Om International Culture Association) di Tor Pignattara si rifà a Krishna. Questo luogo si rende indispensabile soprattutto per riunire una comunità sempre più numerosa, specialmente per la celebrazione delle tante festività induiste.
I rapporti di «intesa» tra lo Stato italiano e la religione Induista vengono delineati a partire dall’11 dicembre del 2012, assunti dalla Gazzetta Ufficiale il primo febbraio del 2013 nel rispetto della libertà di culto espressa dal fondamentale art. 8 della costituzione italiana.
All’interno troviamo l’altare che permette ai fedeli di fare offerte quotidiane a Krishna e i suoi Avatara, e numerose rappresentazioni delle divinità induista.
Foto in anteprima e nel testo: Archivio Centro Astalli/Valentina Pompei
Guarda il video realizzato nell’ambito di Luoghi in dialogo – Percorsi interreligiosi a Roma
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