I luoghi dell’Ebraismo nella capitale sono numerosi, proprio per la storia antica del popolo ebraico a Roma.
Pochi sanno che ci sono diverse sinagoghe di riti diversi (italiano, sefardita, ashkenazita), ma è senz’altro il Tempio Maggiore, costruito nel 1904 nell’ex ghetto, il luogo di culto più noto e che è possibile visitare insieme al Museo ebraico.
Il Tempio Maggiore di Roma è una delle più grandi sinagoghe d’Europa e sorge in un’area compresa tra il fiume Tevere e Piazza delle Cinque Scole. Il luogo in cui si trova, ospitava tradizionalmente cinque Scole (o sinagoghe) differenziate in base alla provenienza e al rito dei fedeli (Scola Tempio per gli ebrei romani, Scola Nova per gli ebrei dei piccoli centri del Lazio, Scola Siciliana, Catalana e Castigliana per gli ebrei esuli).
A causa di un decreto papale del 1555, la bolla Cum nimis absurdum, che proibiva agli ebrei di avere più di un luogo di culto, le 5 congregazioni vennero raccolte tutte sotto lo stesso tetto in modo da risultare come un edificio unico.
L’attuazione di un nuovo piano regolatore nel 1888 comportò la distruzione di molti vicoli ed edifici del ghetto ebraico, comprese le 5 Scole, per fare posto ad un’unica grande Sinagoga. I lavori di costruzione iniziarono nel 1901 e il 29 luglio del 1904 il Tempio Maggiore venne inaugurato.
L’architettura dell’edificio ha uno stile che è frutto della commistione tra arte assiro-babilonese ed Art Nouveau ed è strutturata su due piani. Al piano terra è situata la Sinagoga Grande, costituita da un’ampia stanza centrale e da due navate laterali. Nel piano interrato si trovano invece la Sinagoga Piccola (chiamata anche Tempio Spagnolo) che comprende parti provenienti dalle cinque scole distrutte precedentemente e il Museo ebraico, che raccoglie una collezione di oggetti archeologici, liturgici, stampe, oggetti di culto e paramenti sacri appartenenti alla Comunità ebraica di Roma. Il percorso museale permette, attraverso la visita delle diverse sale, la ricostruzione della vita ebraica a Roma fin dai primi insediamenti, nel II sec. prima dell’Era Volgare.
Foto in anteprima e nel testo: Archivio Centro Astalli/Valentina Pompei
Guarda il video realizzato nell’ambito di Luoghi in dialogo – Percorsi interreligiosi a Roma
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