Il Centro Astalli esprime apprezzamento per l’approvazione da parte della Commissione libertà civili del Parlamento europeo della modifica del Regolamento di Dublino, cardine del sistema comune in materia d’asilo.
Il Centro Astalli ha seguito con preoccupazione da alcuni giorni lo sgombero di centinaia di rifugiati eritrei dal palazzo occupato di via Curtatone, a Roma, tra cui famiglie con bambini, anziani, disabili.
Il Centro Astalli, Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, esprime seria preoccupazione per la situazione dei migranti nel Mediterraneo, per la sostanziale indifferenza da parte degli Stati membri e dell’Unione Europea riguardo la condizione di pericolo e morte di migliaia di persone, e per le politiche di accordo con la Libia che da settimane occupano le Agende delle istituzioni nazionali coinvolte.
Sono circa 5000 le persone tratte in salvo in mare in diverse operazioni di salvataggio e sbarcate nelle prime ore della mattinata nei porti di Salerno, Brindisi e Catania. Tra loro tante donne e bambini.
Il Centro Astalli esprime preoccupazione e perplessità per l’approccio europeo alle migrazioni che emerge dagli ultimi vertici ufficiali e incontri tra rappresentanti degli Stati Membri.
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2017 S.E. Card. Pietro Parolin e Ferruccio De Bortoli intervengono al colloquio sulle migrazioni "Rifugiati: l’umanità non si arresta" Mercoledì 21 giugno - ore 18.00 Pontificia Università Gregoriana, piazza della Pilotta 4, Roma
Secondo quanto riportano i superstiti di due diversi naufragi avvenuti in queste ore nel canale di Sicilia i migranti che hanno perso la vita nel Mediterranei sono circa 200, tra cui donne e bambini.
Vittime in mare davanti a un’Europa in cui soccorrere sembra essere un reato. Nell’ultima settimana sono stati circa 8.500 i migranti soccorsi e salvati in mare da navi di ong internazionali attive nel Mediterraneo. Secondo stime ufficiali, nel 2017 sono sbarcati finora in Italia più di 4.500 minori di cui quasi 4.000 non accompagnati. Dall'inizio dell'anno, hanno già perso la vita o risultano scomparse nel Mediterraneo centrale 878 persone.