Le storie belle nascono e si diffondono dove trovano spazio e condizioni per farlo. P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, ci racconta la storia di Paul, rifugiato del Camerun in Italia.
Siamo ancora capaci di vedere cosa succede nel mondo? Sentire che l'altro ci riguarda? Le testimonianze di alcuni sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre 2013 raccontate da Ascanio Celestini.
Valerio Mastandrea legge "Ho freddo", racconto vincitore della IX edizione del concorso letterario del Centro Astalli “La scrittura non va in esilio“. Il racconto del viaggio di un migrante a bordo di un barcone nel mar Mediterraneo.
Il Covid-19 ha colto di sorpresa il mondo, lo ha scosso nelle sue certezze tecnico-scientifiche e lo ha squassato dal punto di vista economico, dimostrando chiaramente che i confini non esistono, nonostante l’uomo si ostini a costruirne sempre di nuovi.
L'oltraggio più grave che si può fare a un essere umano è togliergli il suo nome. Quello che gli hanno dato i genitori, quello che racconta la propria storia, le proprie origini, che dice la propria dignità di persona, che dà voce ai propri diritti.
Tracce solidali di umanità, di vite migranti, di vite braccianti. Melania Mazzucco racconta un pezzo di storia della sua famiglia: le sue parole sono memoria viva di chi, ieri come oggi, insegue il desiderio di avere una vita degna.