Siria: il JRS chiede l’immediata sospensione delle ostilità

Il Centro Astalli fa proprio l’appello del JRS – Jesuit Refugee Service con cui si chiede l’immediata sopsensione delle ostilità in Siria. L’escalation della violenza degli ultimi giorni non può lasciarci indifferenti.

Il JRS opera in Siria dal 2011, dove assiste i migranti forzati in fuga dalla guerra e dove gli operatori presenti nel paese sono pronti a intervenire in caso di ulteriori spostamenti di persone dalla Siria nordorientale.

Il 9 ottobre 2019 è stata avviata infatti una nuova offensiva militare da parte delle forze armate turche (TAF) e dei gruppi armati sostenuti dalla Turchia.Obiettivi dell’ “Operazione Primavera di Pace” intrapresa dall’esercito turco sono la rimozione delle forze curde – classificate dalla Turchia come terroristi – dalla zona di confine e la creazione di una “zona sicura” per il ritorno dei rifugiati siriani dalla Turchia.
Si stima che tra le 160.000 e le 209.000 persone siano fuggite da città e villaggi di confine verso le zone meridionali della regione della Siria nord-orientale.

Come si legge nel comunicato il JRS esorta tutti i rappresentanti politici a considerare l’impatto delle decisioni sul popolo siriano che ha già subito sofferenze prolungate. Si richiede l’immediata sospensione di tutte le ostilità e la protezione dei civili e che sia garantito un accesso sicuro ai civili e agli sfollati interni. Il JRS rinnova la richiesta ai governi regionali che ospitano i rifugiati siriani a rispettare i loro obblighi di non respingimento e di bloccare tutti i rimpatri forzati, in particolare ora che la sicurezza in Siria è ulteriormente venuta a mancare.

L’appello

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