Sgomberi di migranti a Roma. La preoccupazione del Centro Astalli

Il Centro Astalli esprime grave preoccupazione per le condizioni delle circa 500 persone, tra cui molti titolari di protezione internazionale, che nei giorni scorsi sono state sgombrate da due stabili in via Vannina, nella periferia Est di Roma.

L’esperienza a Roma ci mostra che lo sgombero è la modalità più rapida e sbrigativa per porre fine a situazioni di degrado in cui vivono persone costrette dalla mancanza di alternative. Senza un lavoro previo di progettazione e programmazione da parte delle istituzioni per giungere a una alternativa sicura, dignitosa e legale è una misura che lascia molti profili di problematicità aperti e irrisolti, ancora più gravi se coinvolgono,come in questo caso, anche famiglie e bambini.

P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli commenta: “Siamo seriamente preoccupati di sapere che un numero di migranti non quantificabile con precisione viene messo per strada senza che venga offerta loro un’alternativa progettuale, e che rimangono al di fuori dai circuiti di assistenza presenti in città.
Tra questi vi sono minorenni e persone con vulnerabilità, che hanno bisogno di una presa in carico immediata per avviare processi di cura, riabilitazione e integrazione volti all’inserimento protetto nel territorio, per garantire anche una maggiore sicurezza sociale.
Chiediamo al Sindaco di interloquire con gli enti di tutela che da decenni lavorano a Roma al fianco di migranti e rifugiati convogliando le tante energie positive che arrivano dalla società civile per la costruzione del bene comune. Lavoriamo insieme per rendere Roma sempre più accogliente e per questo più sicura”.

 

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