Centro di accoglienza “Il Faro”
Il Centro, attivo dal 2010, ospita, presso la Fondazione Il Faro, 43 uomini singoli, richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, in convenzione con il progetto SPRAR di Roma Capitale. Per l’avvio di un reale percorso di integrazione, particolare importanza viene data all’apprendimento della lingua italiana. La scuola del Centro Astalli, presente all’interno della struttura, rappresenta pertanto un punto di riferimento per gli ospiti. Inoltre la consolidata collaborazione con il CPIA3 ha permesso a 5 ragazzi di seguire un percorso specifico di sostegno allo studio, a 7 di ottenere la licenza media e ad altri 6 di conseguire un certificato di conoscenza della lingua di livello avanzato.
Fondamentale, come sempre, si è rivelato l’apporto dei numerosi volontari, che hanno garantito un costante supporto nello studio dell’italiano e dell’inglese e nella preparazione agli esami di terza media, attraverso lezioni individuali e di gruppo.
Le iniziative realizzate con i servizi del territorio e il rafforzamento delle attività di orientamento al lavoro hanno permesso di ottenere buoni risultati nel campo della formazione professionale e di gettare le basi per un concreto inserimento socio-economico. Durante quest’anno, infatti, 12 ospiti hanno seguito percorsi specifici di orientamento, sono stati attivati 12 tirocini e 19 beneficiari hanno frequentato un corso di formazione.
Sempre più importanti, per la creazione di reti amicali, si sono rivelati i momenti di incontro con la cittadinanza e di partecipazione ad attività sportive grazie alla consueta collaborazione con l’Associazione sportiva CCCP 1987. Nel mese di ottobre, poi, diversi ragazzi hanno partecipato alla marcia per la pace Perugia-Assisi e alla Tavolata senza muri, promossa dai volontari della Focsiv e dal I Municipio. Anche nel 2018, visti i risultati e la partecipazione registrati l’anno precedente, è stato proposto ai beneficiari il laboratorio artistico di canto e danza Siamo usciti dalla terra, sperimentando questa volta anche il coinvolgimento di ragazze e ragazzi italiani.