In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il Centro Astalli ha organizzato il colloquio sulle migrazioni “Rifugiati: riscopriamo il volto dell’ospitalità”.
Sono intervenuti S.Em. Cardinal Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Maria Cuffaro, giornalista Rai, testimonianza di Wail Halou, rifugiato siriano in Italia.
Celebrare la Giornata del Rifugiato 2021, a 70 anni dalla nascita della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato del 1951, è l’occasione per ripensare la nostra visione del mondo, per promuovere una nuova definizione di protezione internazionale che si basi su un rinnovato desiderio di pace tra i popoli e sostanzi le nostre relazioni con i migranti.
Chi fugge da guerre, persecuzioni, gravi ingiustizie sociali e calamità naturali, ogni giorno compie passi verso un futuro diverso. Quel futuro che oggi siamo chiamati a costruire partendo da una nuova definizione di “noi”. I rifugiati lo sognano da quando hanno lasciato la loro terra in cerca di un luogo in cui non sentirsi pietre di scarto ma protagonisti di un nuovo umanesimo e abitanti a pieno titolo di un’unica casa comune.
Dopo il colloquio sulle migrazioni si è tenuto un concerto di Ilaria Pilar Patassini, cantautrice e interprete, con musiche di Federico Ferrandina alla chitarra e Andrea Colella al contrabbasso.
Per riscoprire quanti volti ha l’ospitalità il Centro Astalli ha lanciato la campagna social dal titolo #unnuovonoi: gesti di ospitalità piccoli o grandi, poetici, concreti, piccoli, grandi, classici, originali, inaspettati, divertenti, improbabili racchiusi in uno scatto.
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