P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, ha inviato una lettera in cui si rivolge a Presidenti, consigli direttivi, soci, operatori, volontari, benefattori e migranti, delle varie sedi di Catania, Grumo Nevano, Padova, Palermo, Trento e Vicenza, parte delle Rete Territoriale del Centro Astalli.
Si legge nel testo: “Vi scrivo per esprimere la mia vicinanza a tutti voi in questo momento così particolare della nostra vita associativa al servizio dei rifugiati, per esprimere il mio grazie più sincero a tutti. So che la fragilità e vulnerabilità che svela il momento presente rende più complesso mettersi al servizio. Ma forse proprio questa vulnerabilità e fragilità che abita tutti ci pone in modo ancora più intimo a fianco di chi serviamo, poveri coi poveri.
Il momento che viviamo richiede da parte di tutti, ma in particolare da parte nostra, che a diversi livelli siamo a servizio dei rifugiati, un’assunzione di responsabilità che sappia mettere insieme rispetto delle indicazioni delle autorità sanitarie e istituzionali competenti, prudenza e umanità. Il contenimento del virus e la gestione dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo richiede tutte insieme queste componenti.
Occorre, in modo rigoroso, rispettare le indicazioni delle autorità sanitarie per poter continuare con prudenza e umanità il servizio che svolgiamo alle persone che fanno parte di alcune delle fasce più deboli della società.
Molti di loro hanno vissuto gravi epidemie e situazioni di emergenza e quindi, come vi sarete già accorti, sono molto sensibili al momento che viviamo, ma al tempo stesso temono di poter rivivere situazioni che sono state drammatiche nella loro esistenza. Ora più che mai dobbiamo accompagnarci reciprocamente. Credo che il Padre Arrupe ci incoraggerebbe in questo cammino a compiere ogni passo con discernimento attento e, so per certo, che ci accompagna senza mai lasciarci.
L’intercessione di Pedro Arrupe possa permetterci di superare il momento presente prendendo sempre le decisioni migliori”.