Il numero di persone in fuga e in cerca di protezione cresce in tutto il mondo e in Europa aumentano le richieste di domande d’asilo, ma in Italia nel 2019 le domande d’asilo sono diminuite del 18% rispetto al 2018: sono state 43.783, cioè meno di una ogni mille abitanti.
Secondo la Fondazione Migrantes che ha presentato oggi il Rapporto 2020 sul diritto d’asilo, è il segno “che il nostro paese vede decrescere la sua capacità di riconoscere protezione e dare accoglienza”.
I dati raccolti ci offrono un quadro della situazione della protezione e dell’accoglienza in Italia che risente fortemente degli effetti dei decreti sicurezza e solo successivamente della pandemia.
A fine settembre il totale di migranti, richiedenti asilo e rifugiati presenti nei servizi di accoglienza italiani era di circa 82.100 persone, il minimo degli ultimi sei anni. Rispetto al valore massimo di fine 2017 (quasi 184.000 persone).
Ai minimi anche le domande di asilo. Il lockdown primaverile ha paralizzato infatti per mesi le procedure e al 30 settembre sono stati registrati circa 16.855 richiedenti, i due terzi rispetto allo stesso periodo nel 2019. Quest’anno fra i 10 Paesi d’origine con il maggior numero di richiedenti asilo in Italia, 4 sono tra i Paesi più insicuri al mondo: Pakistan, Nigeria, Venezuela e Somalia. La pandemia ha ridotto le richieste d’asilo in tutta l’Ue, con 196.620 domande fra gennaio e giugno con un calo del 31% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il rapporto dedica diversi approfondimenti alle rotte migratorie che conducono all’Ue. Fra gennaio e settembre 2020 sulle quali si sono contati almeno 672 morti o dispersi in mare e 76 in percorsi via terra. La rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia continua ad essere la più pericolosa, con il 70% di tutti i morti e dispersi stimabili per difetto.
Tra gennaio e settembre 2020, secondo il rapporto, sono stati 9.000 i rifugiati e migranti riportati in Libia dalla cosiddetta Guardia costiera libica. Sono stati 23.720 gli arrivi nel nostro Paese a fine settembre 2020, contro i 132.043 nello stesso periodo del 2016 e i 105.417 del 2017. Meno di un migrante su 5 è stato soccorso dalle navi delle Ong.