Il Centro Astalli presenta il Rapporto annuale 2025, una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2024 si sono rivolti al Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che offriamo a Roma e nella città italiane in cui operiamo (Bologna, Catania, Grumo Nevano, Padova, Palermo, Trento, Vicenza).
Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per capire chi sono i migranti che giungono in Italia per chiedere asilo, quali le principali difficoltà che incontrano nel percorso per il riconoscimento della protezione e per l’accesso all’accoglienza o a percorsi di integrazione. Attraverso testimonianze e approfondimenti si cerca di far emergere i principali nodi sulle migrazioni forzate in Italia: vie d’accesso, vulnerabilità, inclusione sociale.
Attraverso i tre verbi che costituiscono la mission del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, Accompagnare, Servire, Difendere i diritti dei rifugiati, raccontiamo la strada fatta in un anno con 24.000 migranti forzati, di cui 11.000 a Roma.
Guerre, violazioni dei diritti, persecuzioni, disuguaglianze, crisi climatiche hanno portato le persone costrette alla migrazione forzata a essere 122,6 milioni nel mondo (Fonte: Mid Year Trend UNHCR); parallelamente, la dislocazione del diritto di asilo, la colpevolizzazione dei processi migratori e l’esternalizzazione delle politiche di contrasto al fenomeno, affidata a Stati terzi – tra i quali figurano Paesi non sicuri e in cui vengono violati i diritti umani – rendono le rotte verso l’Europa sempre più pericolose e potenzialmente letali; viaggi disperati in balìa di aguzzini che ingrossano le fila delle reti del traffico e dello sfruttamento di esseri umani, alimentate da accordi scellerati, che hanno come conseguenza quella di rendere le persone sempre più vulnerabili.
Il Rapporto annuale 2025 del Centro Astalli evidenzia un quadro di crescente complessità e vulnerabilità di cui i rifugiati assistiti sono portatori, in un contesto caratterizzato da politiche migratorie sempre più restrittive e dalle difficoltà di accesso a un sistema di accoglienza adeguato non sempre all’altezza del compito che è chiamato a svolgere. Il diritto d’asilo in Italia ha subito ulteriori restrizioni, segnando un anno particolarmente complesso.
Le politiche migratorie e gli atteggiamenti prevalenti verso i migranti, sia in Italia che in Europa, hanno determinato una progressiva esclusione dei richiedenti asilo e dei rifugiati dall’esercizio di diritti fondamentali. Le politiche messe in atto, tra azioni dirette e omissioni, hanno contribuito a privarli di diritti e protezione, relegandoli a una condizione di subalternità e, in molti casi, di vera e propria inferiorità sociale. Omissioni silenziose e quotidiane, che ledono i loro diritti, causando nei casi più gravi la caduta delle persone nell’irregolarità.
A questa inaccettabile esclusione si aggiungono i ritardi cronici della Pubblica Amministrazione nella gestione delle pratiche di asilo e di tutti quei documenti di cui le persone migranti hanno diritto, ma che faticano a ottenere a causa di una lenta macchina amministrativa, soprattutto nelle grandi città. Questi disservizi, che paralizzano l’esercizio dei diritti fondamentali, danneggiano la vita dei migranti: compromettono la regolarità del soggiorno, l’accesso all’assistenza sanitaria e al lavoro, nonché la fruizione dei servizi. Le sfide che le persone rifugiate e richiedenti asilo affrontano sono molteplici e complesse, situazioni che rendono l’inclusione sociale un vero e proprio percorso a ostacoli.
Queste sono solo alcune delle criticità che emergono dalla lettura del Rapporto annuale 2025 del Centro Astalli.
Il Rapporto descrive il Centro Astalli in Italia come una realtà che, grazie agli oltre 800 volontari, risponde ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che stenta a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca protezione.
– Scarica il Rapporto annuale 2025
– Sintesi del Rapporto annuale 2025
– Intervento di P. Camillo Ripamonti
Rapporti annuali degli anni precedenti