È stato presentato oggi a Roma il Rapporto annuale sulla protezione internazionale in Italia nel 2015 realizzato da Caritas italiana, Cittalia, fondazione Migrantes, rete Sprar e Anci in collaborazione con l’Unhcr .
Nel 2014, i rifugiati e i migranti giunti sulle coste italiane erano stati oltre 170 mila. Da gennaio a settembre 2015 sono circa 121.500 i migranti giunti sulle coste italiane, con un incremento di mille persone al mese rispetto all’anno precedente. I primi 3 paesi per numero di domande accolte – Germania, Svezia e Italia – coprono il 55,6% di tutte le domande ricevute dall’Ue nel 2014. Confrontando i dati rispetto all’anno passato, però, è possibile notare come l’Italia registri la crescita maggiore di domande presentate (+142,8%), passando da 26.620 a 64.625, seguita da Ungheria (18.900) e Danimarca (7.230 contro 17.715).
Secondo il Rapporto, le domande di protezione internazionale presentate in Italia nel 2014 sono state circa 65.000. La quasi totalità delle domande è presentata da uomini (92,3%), mentre i minori stranieri non accompagnati che hanno presentato domanda di protezione sono stati, sempre nel 2014, 2.584, un numero 3 volte superiore a quello rilevato l`anno prima (805 domande). La maggioranza dei richiedenti asilo (il 64%) è di origine africana: i primi tre paesi sono Nigeria, Gambia e Senegal.
Riguardo all’esito delle domande, nei primi cinque mesi del 2015 la percentuale di coloro a cui è stata riconosciuta almeno una forma di protezione internazionale (50%) è nettamente inferiore a quella rilevata nel 2014 (60%) mentre, proporzionalmente, aumentano le decisioni di diniego (47%).
Puoi scaricare qui la sintesi del Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015