Il Centro Astalli esprime profonda preoccupazione per il rimpatrio di 48 cittadini sudanesi intercettati a Ventimiglia, avvenuto ieri ai sensi del nuovo memorandum firmato il 4 agosto scorso da Franco Gabrielli (capo della polizia italiana e direttore generale della Pubblica sicurezza) e dal suo omologo sudanese, generale Hashim Osman El Hussein. L’accordo è frutto della più ampia strategia europea che mira a intensificare la collaborazione con i Paesi africani di origine e transito dei migranti che arrivano nel Continente, finalizzata a contenere i flussi.
“Troviamo estremamente preoccupanti le politiche relative agli accordi di riammissione con Paesi in cui il rispetto dei diritti umani non può essere assicurato”, commenta padre Camillo Ripamonti, Presidente del Centro Astalli. “La necessità di contrastare le cause delle migrazioni attraverso la cooperazione internazionale non può tradursi in misure affrettate come questa. Ancora una volta chiediamo che la dignità, la sicurezza e la tutela delle persone sia anteposta all’esigenza di ridurre flussi migratori che l’Europa può e deve gestire con maggiore lungimiranza”.