Oggi Papa Francesco ha ricevuto un premio che idealmente consegna ai migranti, agli ultimi, a coloro che un’Europa troppo chiusa e ripiegata su se stessa non vuole e respinge.
L’Europa dei muri oggi celebra un uomo che chiede al mondo di costruire ponti di dialogo e di incontro. Siamo davanti a un paradosso che evidenzia le responsabilità di istituzioni e governanti che non riescono a gestire il fenomeno delle migrazioni con la lungimiranza e la progettualità che la situazione richiede.
L’Europa sia coerente con le motivazioni che l’hanno spinta a dare un premio a Papa Francesco, uomo di pace di dialogo: salvi vite umane, crei canali umanitari per chi fugge dalla guerra e abbia un ruolo attivo nei processi di pace più che mai urgenti.
Così p. Camillo Ripamonti presidente Centro Astalli commenta il discorso di Papa Francesco pronuinciato in occasione della consegna del Premio Carlo Magno.