Dal 19 al 22 settembre OIS – Osservatorio Internazionale della Salute e Centro Astalli promuovono il corso di formazione “Salute e migrazione: curare e prendersi cura”, nell’ambito del Progetto Sanità di Frontiera dell’OIS.
Una nuova iniziativa dedicata alla medicina delle migrazioni che vede tra i docenti esponenti del Ministero degli Interni, Ministero della Salute, OIM, OMS, Save the Children, UNHCR, INMP, SIMM, MSF, Croce Rossa Italiana, Istituto Superiore di Sanità, Centro Astalli.
Il programma, articolato su 4 giornate, intende offrire un panorama completo delle questioni relative alla medicina delle migrazioni. In particolare, l’ultima giornata, sarà infine dedicata ad un’analisi delle prospettive in termini di accoglienza dei migranti.
“Curando e prendendosi cura, i medici e gli operatori sanitari possono fare veramente molto per la salute dei migranti intesa secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale) e questo è certamente determinante nel processo di integrazione della persona migrante, processo che, l’abbiamo detto più volte, ad ora è l’anello più debole dell’accoglienza intesa in senso generale”, sottolinea P. Camillo Ripamonti.
Il ciclo di incontri è stato presentato lunedì 18 settembre nel corso della conferenza stampa “Migranti e salute. Cosa possono fare davvero i medici?” presso il Senato della Repubblica dove sono intervenuti tra gli altri l’On. Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, il Cardinal Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento – Presidente della Commissione Episcopale CEI per il Servizio della Carità e la Salute – Presidente di Caritas Italiana e P. Camillo Ripamonti.