Prosegue l’emergenza e continuano i naufragi. Almeno 14 persone, tra cui sette bambini, sono morte la notte scorsa nel naufragio di un barcone carico di profughi al largo della costa turca di Ayvacik, nella provincia di Cannakale sul mar Egeo. L’imbarcazione stava cercando di raggiungere l’isola greca di Lesbo quando si è rovesciata. Lo riferisce l’agenzia Anadolu, secondo cui altri 27 sono stati salvati dalla Guardia costiera turca.
L’afflusso di profughi verso le isole greche sta proseguendo a un ritmo difficilmente sostenibile per le autorità greche. Solo a Lesbo si stima che vi siano 10mila rifugiati su una popolazione di 90mila abitanti. Proprio per frenare questo flusso il premier greco Alexis Tsipras è andato in visita in Turchia dove ha incontrato gli esponenti del governo di Ankara.
Dall’inizio dell’anno, gli arrivi via mare in Grecia sono stati oltre 580mila, secondo i dati in possesso dell’Alto commissariato Onu sui rifugiati. In totale, più di 454 migranti sono morti o ritenuti scomparsi nei primi dieci mesi del 2015 nel tentativo di attraversare l’Egeo tra la Turchia e la Grecia, stando a un conteggio di Amnesty international.