Il Centro Astalli esprime seria preoccupazione per il grande incendio scoppiato a Moria, sull’isola di Lesbo in Grecia. I 12.500 migranti contenuti nel campo, che ha una capienza massima consentita di 3mila persone, sono fuggiti nella notte per scampare alle fiamme.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, sottolinea: “Da tempo i migranti e le organizzazioni umanitarie chiedono l’evacuazione del campo, denunciando il grave stato di degrado e abbandono.
Bambini nati nel fango, suicidi in età giovanissima, abusi e violenze ai danni delle donne sono purtroppo situazioni che vi sussistono da anni. Migliaia di migranti, soprattutto in fuga da Afghanistan e Siria, sono costretti in un limbo senza prospettive e senza diritti”.
È il momento che l’Unione europea si mostri solidale: agisca per l’evacuazione immediata dei migranti da Lesbo, attraverso una redistribuzione negli Stati Membri.
Mai come in questo momento il rispetto della dignità e dei diritti dei migranti è strettamente connesso al contenimento della diffusione del #coronavirus.
Eliminare luoghi in cui contenere migliaia di persone e gestire invece la distribuzione controllata di piccoli numeri di migranti tra gli Stati membri è misura necessaria per salvaguardare la sicurezza di tutti.