Nota alla stampa
Il Centro Astalli celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato con Luciano Manicardi,
Priore della Comunità di Bose, Massimo Cacciari, filosofo,
e Marco Damilano, direttore de L’Espresso
17 giugno ore 17.30
Università Gregoriana – piazza della Pilotta 4 – Roma
Rifugiati: ai confini dell’umanità
Il filosofo Massimo Cacciari e il Priore della Comunità di Bose Luciano Manicardi si incontrano per un dialogo sulle migrazioni in occasione della celebrazioni della Giornata Mondiale del Rifugiato 2019.
A 30 anni dalla caduta muro di Berlino, l’Europa si trova nuovamente a interrogarsi sulla relazione tra confini e conflitto. Il 9 novembre 1989, con l’apertura delle frontiere da parte della Germania orientale, cadeva uno dei simboli della “guerra fredda” e le ombre della minaccia nucleare parvero allontanarsi nel progetto dell’Europa casa comune, unita nella diversità.
Oggi quell’Europa è ancora percorsa da muri, per un totale di quasi mille chilometri, sei volte la lunghezza del muro di Berlino. Il costo umano delle barriere, sempre più lunghe e numerose in un’Unione Europea nata per abbatterle, continua a essere alto. Sono questi alcuni dei temi che verranno analizzati nell’incontro moderato da Marco Damilano, direttore de L’Espresso.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, sottolinea la particolare rilevanza che ha in questo momento celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato: “Il muro dell’indifferenza nei confronti dei migranti sembra non essere mai stato così alto: confinati, respinti in zone non sicure, l’umanità sembra voler ignorare le loro voci.
I muri reali e simbolici costruiti a difesa delle identità rischiano di minare alle radici la nostra comune umanità. Per questo è necessario raccogliere la sfida delle migrazioni e, attraverso la vita dei rifugiati, progettare insieme un futuro condiviso nella diversità”.
A introdurre l’incontro un video in cui si dà voce a quattro rifugiati in Italia, alle loro storie, ai muri incontrati durante il loro percorso di vita e ai confini superati.