Sono oltre 100 gli abitanti del villaggio di Izghe, nel nordest della Nigeria, uccisi domenica da uomini armati che si ritiene appartengano al gruppo di integralisti islamici di Boko Haram. Lo ha detto un senatore di quella regione, precisando che i morti sono 106, tra cui una donna anziana.
“Una situazione drammatica di terribile e orribile violenza che colpisce tantissimi innocenti tra cui molti cristiani”. Così padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha commentato le notizie delle nuove stragi in Nigeria. “Preghiamo – ha concluso – per le vittime e speriamo che i responsabili trovino le vie per fermare tanta assurda violenza”.
I testimoni della strage hanno raccontato che gli assalitori sono arrivati di sera a bordo di camion e moto, travestiti da militari. Hanno costretto gli uomini a radunarsi in un’area del villaggio e li hanno massacrati a colpi d’arma da fuoco e con coltelli e machete. Poi hanno setacciato le abitazioni alla ricerca di chi si era nascosto, hanno saccheggiato magazzini e depositi di generi alimentari e sono fuggiti nella boscaglia.
Nessuna resistenza, nemmeno un poliziotto o un soldato nel villaggio, nonostante gli ultimi giorni siano stati scanditi da eccidi e decine di morti in tutta l’area.
Secondo alcune fonti, il massacro è stata la reazione a una serie di bombardamenti aerei da parte delle forze nigeriane contro postazioni degli estremisti islamici non lontano da Izghe, verso il confine con il Camerun.