Il Centro Astalli esprime seria preoccupazione per i 177 migranti a bordo della nave italiana Diciotti, tra cui ci sono 11 donne e numerosi minori, a cui da diversi giorni viene impedito di approdare in un porto sicuro.
Salvare vite e garantire un porto sicuro di sbarco oltre ad essere una priorità irrinunciabile è prima di tutto un dovere. In base al diritto internazionale i migranti soccorsi dalla nave devono ricevere assistenza ed essere messi in condizione di chiedere asilo in Europa.
Per nessun motivo può essere presa in considerazione l’ipotesi che vengano rimandati in Libia, Paese non sicuro in cui, come è ampiamente documentato dall’UNHCR, violenze e violazioni gravi dei diritti umani sono pratica diffusa nei centri per migranti.
Il Centro Astalli chiede a Istituzioni nazionali e sovranazionali misure responsabili che abbiano come priorità l’incolumità dei migranti.
Le trattative e gli accordi devono essere discussi nei tavoli e nelle sedi istituzionali e non con prove muscolari sulla pelle di uomini e donne.
Gli Stati democratici hanno il mandato di garantire dignità e rispetto dei diritti umani sempre per tutti, indipendentemente dalla nazionalità. Pertanto il Centro Astalli ribadisce l’urgenza di attivare politiche migratorie nazionali ed europee in grado di governare un fenomeno che certamente non può essere risolto relegandolo sempre nelle emergenze o attraverso una rimozione sistematica di precise responsabilità e obblighi internazionali.