Nota alla stampa
Naufragio a lago della Sicilia mentre l’UE guarda dall’altra parte
È del 19 febbraio la notizia di un naufragio al largo delle coste della Sicilia. Sono stati avvistati due cadaveri, ma si temono altre vittime.
In queste ore mentre i migranti continuano a morire nel tentativo di giungere sulle nostre coste, il Consiglio Europeo ha concluso un vertice sull’immigrazione “in cui per l’ennesima volta si è rimasti fermi su inaccettabili posizioni securitarie e di difesa delle proprie frontiere” sottolinea P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, che continua: “Dagli esiti del vertice si evince con chiarezza che ancora una volta i governi nazionali sono molto più preoccupati di garantire rimpatri, blocchi e spiegamento di forze militari per controllare il Mediterraneo che di salvare vite umane”.
Il Centro Astalli torna a chiedere a istituzioni nazionali ed europee che si fermi il traffico di esseri umani attraverso l’attivazione immediata di canali umanitari per far giungere in sicurezza le persone che fuggono da guerre e persecuzioni.
È quanto mai urgente attivare un’operazione europea di salvataggio e soccorso in mare dei migranti in pericolo di naufragio.
Infine si ribadisce l’importanza che l’Europa e le diplomazie nazionali abbiano un ruolo più decisivo nei tavoli di pace delle principali crisi umanitarie in atto. Solo così potrà diminuire il numero di migranti in cerca di salvezza.
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