Morto il giovane Sylla: in un anno il quarto migrante che perde la vita in un incendio a San Ferdinando in Calabria.

Ancora un morto in un incendio a San Ferdinando, in Calabria. Intorno alle 6 di questa mattina ha preso fuoco una tenda della nuova tendopoli dove il 7 marzo sono stati trasferiti parte dei lavoratori immigrati che vivevano nella baraccopoli smantellata 15 giorni fa. La vittima è il giovane Sylla Noumo, originario del Senegal.
Si apprende con sconcerto che la nuova tendopoli, con una capienza massima di 450 persone, accoglie ora 850 migranti. Si sono infatti aggiunte molte tende non a norma, occupando spazi di sicurezza e vie di fuga.
È il quarto migrante morto bruciato a San Ferdinando in poco più di un anno. Prima di lui, lo scorso 16 febbraio il decesso di Moussa Ba fece decidere per il trasferimento dalla baraccopoli a questa nuova tendopoli.
Per il Centro Astalli quella di San Ferdinando è un’emergenza da affrontare tempestivamente con soluzioni abitative degne e sicure.
Difficile credere che in Italia nel 2019 si debba essere costretti a vivere in una tenda, accettando il rischio di morire come se ci si trovasse in un campo allestito nel mezzo di una crisi umanitaria in un Paese afflitto da estrema povertà o vessato dalla guerra.

 

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