Secondo le stime, su un totale di circa 59.400 migranti arrivati dal 1 gennaio al 22 giugno 2014, più di 9.300 erano minori, dei quali oltre 6.000 minori non accompagnati, di un’età media compresa tra i 14 e 17 anni, ma che scende in alcuni casi anche a 12-13 anni. I paesi di origine sono in prevalenza l’Eritrea, la Somalia e l’Egitto, oltre ad altri paesi dell’Africa sub sahariana e alla Siria, tutte aree caratterizzate da conflitti, emergenze umanitarie o situazioni di grave pericolo o insicurezza per i minori e le loro famiglie.
Alcune tra le organizzazioni più attive e diritti dei minori migranti AIBI, Amnesty International, Caritas Italiana, Centro Astalli, CIR, CNCA, CNCM, Comunità di Sant’Egidio, Emegency, Intersos, Save the Children Italia, Terre des Hommes si mobilitano insieme, per la prima volta, alla vigilia del semestre di presidenza italiana al Consiglio UE, per porre al Governo e al Parlamento Italiano alcune richieste specifiche per far fronte alle condizioni critiche e inadeguate di accoglienza e protezione dei minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia, e di quelli che arriveranno nei prossimi mesi.
Le organizzazioni firmatarie dell’Appello presentato oggi a Governo e Parlamento, pur apprezzando l’opera di salvataggio di vite umane dell’operazione Mare Nostrum, sottolineano che i minorenni stranieri non accompagnati, essendo in Italia privi di adulti di riferimento, sono particolarmente vulnerabili. Essi dovrebbero essere accolti e protetti adeguatamente, ed avere la possibilità di iniziare al più presto il loro percorso di integrazione, mentre questo non avviene a causa dell’assenza cronica nel nostro Paese di un sistema strutturato e organico dedicato.