Era partito con la mamma il bimbo di quattro anni morto in un naufragio avvenuto al largo di Lampedusa. Sull’imbarcazione viaggiavano altre 50 persone soccorse e tratte in salvo.
Il corpo del piccolo è stato recuperato e portato insieme ai superstiti al porto di Reggio Calabria. Per la mamma del piccolo di origine nigeriana, riuscita a salvarsi, è stata disposta l’assistenza psicologica.
Dolore e sgomento per la notizia del ritrovamento del corpo senza vita del piccolo. Indifferenza e cinismo non ci lascino inerti davanti all’orrore. Si ponga fine all’ecatombe di migranti diretti in Europa. Si ritorni alla civiltà dei diritti umani e della solidarietà. Un nuovo umanesimo della solidarietà ispiri governanti e società civile a perseguire il bene di tutti e prendersi cura del mondo.
Salvare vite umane è imperativo morale, politico e civile. Servono canali umanitari, vie legali d’ingresso che pongano fine a viaggi mortali e al traffico di migranti.