Migranti: storie di giovani in fuga dalla Libia

Si continua a fuggire dalla Libia, in cerca di salvezza dalle condizioni disperate in cui si trovano i migranti costretti a rimanere li’.

Un giovane eritreo e un ragazzino libico sono arrivati in Sicilia lunedì 12 marzo dopo aver affrontato il viaggio in mare: due storie, le loro, con epiloghi diversi.

Allah,14 anni, malato di leucemia e i suoi due fratelli si sono messi in viaggio su un gommone nel Mediterraneo per trovare una cura in Europa. L’unica speranza per questo ragazzo libico malato è stata infatti la fuga in mare per tentare di raggiungere un ospedale europeo dove essere curato. I tre fratelli sono stati salvati dopo essere stati intercettati alla deriva in alto mare dalla nave della ONG spagnola Proactiva open Arms e in seguito trasbordati sulla “Aquarius” di Sos Mediterranee e Msf.

Dopo i primi accertamenti al “Muscatello” di Augusta, dove gli esami medici hanno indicato una sospetta leucemia linfoblastica acuta, un tumore ematologico che prende origine dai linfociti, Allah e’ stato trasferito nell’ospedale di Catania per le cure mediche del caso.

Diversa la sorte per un ragazzo eritreo di 22 anni arrivato a Pozzallo insieme ad altri 90 migranti, messi in salvo dalla stessa Proactiva open Arms. Arrivato malnutrito e con problemi respiratori e’ stato trasferito di urgenza in ospedale a Modica ma le sue condizioni sono apparse subito disperate: poco dopo il giovane è morto per fame e per la malnutrizione che da mesi ha contribuito a peggiorare il suo già precario stato di salute.

 

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