Un gommone si è ribaltato a causa delle forti raffiche di vento sulle coste dell’isola di Lesbo. Il drammatico bilancio del naufragio avvenuto la notte scorsa è di tre morti e nove dispersi.
L’imbarcazione si è arenata sugli scogli nei pressi della località greca di Agios Georgios ed è rimasta per ore in balia del maltempo. La Guardia Costiera greca ha recuperato i corpi senza vita di due giovani, un uomo e una donna e tratto in salvo 18 persone. Il corpo di una terza vittima è stato rintracciato in mare ed è in corso una missione di recupero per portarlo a riva. Qualche ora dopo dal naufragio sono state ritrovate e identificate dalle autorità altre 14 persone che erano riuscite a raggiungere le coste dell’isola.
Secondo le prime testimonianze da parte dei superstiti, il natante era partito dalle coste turche con a bordo 36 persone. Sono al momento sospese le operazioni di ricerca in mare a causa delle pessime condizioni metereologiche che imperversano sull’Egeo, proseguono invece quelle sulla terraferma.
Questo è il secondo naufragio a distanza di pochi giorni da quello avvenuto il 3 gennaio scorso, in cui hanno perso la vita 35 persone nei pressi di Zwara, Libia. Si apre così il nuovo anno dopo la drammatica chiusura dell’anno appena trascorso. Nel 2023, infatti, sono state 2.571 le persone che hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa; uomini, donne e bambini in fuga da guerre, persecuzioni, violenze, catastrofi ambientali, in cerca di una vita migliore.