Un bambino di 10 anni è stato trovato morto assiderato nella stiva di un aereo partito da Abidjan, Costa d’Avorio, e atterrato allo scalo di Parigi Charles de Gaulle.
Cordoglio e dolore per questa tragedia, per la perdita di una giovane vita umana, altra vittima innocente dell’immigrazione, morta sognando l’Europa.
Negli ultimi anni sono diversi i migranti, soprattutto adolescenti provenienti dall’Africa, ritrovati morti a causa delle basse temperature che scendono al di sotto dei -50 gradi fra i 9.000 e i 10.000 metri – quota raggiunta dagli aerei di linea – o schiacciati nei meccanismi del carrello di atterraggio.
In Francia nel 2013 il cadavere di un ragazzo era stato rinvenuto nel carrello di atterraggio di un aereo proveniente dal Camerun. Lo scorso luglio il corpo di un uomo che si era nascosto nel carrello di un aereo proveniente da Nairobi è precipitato nel giardino di una casa londinese durante le fasi dell’atterraggio.
Vie legali d’ingresso salvano vite e garantiscono sicurezza a chi migra e a chi accoglie.