Si sta consumando al largo della Sicilia una situazione di stallo per i naufraghi salvati nel mar Mediterraneo da 4 navi umanitarie. Le imbarcazioni hanno richiesto da giorni un porto in cui far sbarcare le persone a bordo, tra loro molte donne e bambini. Solo alla Humanity 1 e alla Geo Barents è stato permesso di attraccare a Catania per il tempo necessario per far scendere a terra e assistere chi ha bisogno di cure.
Sulla Humanity 1 di SOS Humanity sono rimaste a bordo 35 persone delle 179 soccorse, dopo che 144 sono state fatte scendere perché ritenute ‘fragili’ della commissione medica dell’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera).
Sulla nave Geo Barents, invece, restano ancora 215 naufraghi, dopo che domenica sera erano state fatte scendere 357 persone, tra donne incinte, bambini e famiglie con minorenni.
Al largo della costa catanese rimangono ancora la Rise Above, con 90 persone a bordo, e la nave Ocean Viking di Sos Mediterranee che ha soccorso 234 migranti. La prima naviga a poche miglia dalla riva, mentre la seconda è in acque internazionali, ma vicino al loro ‘confine’.
Il Centro Astalli sottoscrive l’appello e il comunicato stampa del Tavolo Asilo e Immigrazione in cui le organizzazioni che si occupano di diritti umani chiedono di consentire lo sbarco immediato di tutte le persone attualmente a bordo delle
navi di salvataggio come previsto dalle convenzioni internazionali e il ritiro dei decreti che impediscono lo sbarco dei naufraghi.
Leggi il comunicato stampa e l’appello del Tavolo Asilo e Immigrazione