Cordoglio e dolore per la tragedia al largo della Libia, in cui, secondo notizie di poco fa, un natante con oltre 95 migranti si è capovolto. I corpi di una donna e un bambino sono stati recuperati senza vita.
73 naufraghi, tra cui 9 bambini, sono stati soccorsi e riportati in Libia. Venti persone restano disperse.
Ancora morti in mare, ancora respingimenti verso un paese in guerra.
Davanti all’orrore ripetuto, alla violazione grave dei diritti umani e all’indifferenza di chi si ritiene estraneo alla sorte dei migranti che cercano, a costo della vita, di arrivare in Europa, ribadiamo che ogni essere umano morto in mare è ferita profonda per tutta l’umanità.
Si attivi subito un piano di evacuazione per i migranti dalla Libia coordinato e gestito dall’Unione europea. Si ampli la capienza dei canali umanitari e dei programmi di reinsediamento dagli Stati in cui non sono garantiti sicurezza e rispetto dei diritti umani.