Nove persone, tra cui un neonato, sono morte pochi giorni fa in acque maltesi. Secondo le prime ricostruzioni, della Guardia costiera che ha effettuato il soccorso a 42 miglia da Lampedusa, otto delle vittime, tra cui due donne in stato di gravidanza, sarebbero morte per fame e sete. Il neonato invece sarebbe scivolato in mare mentre era tra le braccia della madre.
Mentre a Lampedusa, dove sono state portate le salme, si piangono ancora queste vittime delle migrazioni, un bambino e una donna sono morti al largo dell’isola greca di Leros. Il gommone sul quale viaggiavano insieme ad altri 40 migranti è affondato durante la navigazione, dopo essere salpato dalle coste turche. Tra i naufraghi, oltre a donne e bambini, anche persone con problemi motori e di deambulazione. A dare l’allarme un pescatore che ha trovato in mare il cadavere della donna. Lo rende noto la Guardia costiera greca che ha soccorso trentatré persone, tra cui sei bambini.
Le operazioni di soccorso per trovare altri eventuali sopravvissuti vanno avanti nonostante le condizioni del mare non favorevoli. Secondo le ultime informazioni tre bambini, due maschietti di 5 e una bimba di 4, sono deceduti in ospedale dopo i tentativi di rianimazione da parte dei medici.