La CNN turca riferisce che sono 19 le vittime accertate ma proseguono le ricerche in mare degli altri 25 dispersi. I 103 superstiti, tratti in salvo, sono stati trasportati a Mersin, nel sud della Turchia.
Secondo i media locali, a bordo del natante c’erano siriani, in fuga dalla guerra, che cercavano di raggiungere le coste europee di Cipro.
Aumentano, tristemente, ogni giorno le vittime dei viaggi in mare. Sono state 1.443 le persone morte nel Mediterraneo dall’inizio del 2018 nel tentativo di raggiungere le coste europee. Lo ha recentemente reso noto l’OIM – Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, in riferimento ai dati degli arrivi in Europa relativi ai primi sei mesi dell’anno.
La rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia resta la più letale, con 1.104 vittime registrate da gennaio, un numero quasi quattro volte superiore a quello delle persone morte sulla rotta per la Spagna (294).
Sebbene la Spagna abbia superato l’Italia per numero di arrivi. Da gennaio nella penisola iberica sono arrivati via mare 18.016 migranti, contro i circa 6.500 nello stesso periodo del 2017 (altri 3mila sono arrivati a Ceuta e Melilla, enclave spagnole in Marocco). In Italia, invece, dall’inizio del 2018 gli arrivi via mare sono stati 17.827, mentre nello stesso periodo del 2017 erano arrivate 93.237 persone.
La rotta spagnola è quindi diventata la più attiva, conseguenza dell’accordo siglato a metà luglio 2017 dall’Italia con i guardacoste libici.