La nave Open Arms è da giorni in mare con a bordo 121 persone, soccorse nel Mediterraneo Centrale. Tra loro 32 minori, 27 dei quali non accompagnati. Solo tre donne in avanzato stato di gravidanza sono state fatte scendere dall’imbarcazione e sono state portate a Lampedusa, porto più vicino. Una situazione di stallo che fa seguito alla duplice richiesta di sbarco inoltrata a Malta, e in entrambi i casi negata, e alla notifica del divieto di ingresso in acque italiane a seguito dell’approvazione in via definitiva del decreto sicurezza bis. Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, tramite una lettera, ha rivolto un appello al leader della Commissione Ue Jean Claude Juncker chiedendo che sia “coordinato un intervento umanitario rapido”, con “un’equa redistribuzione dei migranti”. “La situazione è grave e merita un’azione tempestiva – scrive Sassoli – anche perché, come sa bene per formazione e sensibilità, i poveri non possono aspettare. Il Parlamento europeo, come tante volte, sosterrà il Suo sforzo”.