Si è tenuta oggi a Roma, presso l’auletta dei gruppi della Camera, la Conferenza Nazionale per la Cittadinanza organizzata dal Comitato Nazionale della Campagna “L’Italia sono anch’io”. L’evento ha permesso di fare il punto sull’iter parlamentare raggiunto dalle due proposte di legge promosse dalla Campagna e di mantenere alta l’attenzione sulla necessità di riformare le leggi sulla cittadinanza e sul diritto di voto agli stranieri.
Agli interventi dei rappresentanti delle principali organizzazioni de “L’Italia sono anch’io” si sono alternati quelli di importanti autorità come il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Ministro per l’Integrazione Andrea Riccardi, il Sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio.
Tra i presenti vi erano numerosi studenti di alcune scuole italiane e molti ragazzi di seconda generazione.
“Nel corrente mese di giugno i due testi di legge proposti dalla Campagna L’Italia sono anch’io giungeranno in commissione parlamentare”. E’ quanto ha annunciato Gianfranco Fini.
“Il semplice fatto che la discussione sia stata calendarizzata è significativo perché dimostra che almeno alla Camera la questione sarà esaminata prima della fine della legislatura. Occorre colmare un ritardo culturale della società italiana. La politica, se deve essere all’altezza delle sue responsabilità, non deve sfuggire di fronte a una questione che è ormai imposta dai fatti. Basta pensare alla realtà oggettiva e attuale del nostro Paese per capire quanto sia antistorico continuare a sostenere che si è italiani soltanto in ragione del cognome o del colore della pelle, questo principio vale in particolar modo se si pensa a coloro che nascono in Italia, che frequentano le nostre scuole, parlano la nostra lingua e addirittura i nostri dialetti o tifano per le nostre squadre di calcio. Oggi è ormai diffusa la consapevolezza della necessità di agire su questi temi con politiche attive di integrazione che favoriscano i diritti di coloro che stabilmente risiedono in Italia e, soprattutto, di coloro che nascono in Italia”.
Il Sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, portavoce della Campagna, ha sottolineato quanto l’Italia abbia bisogno di una riforma che riconosca il diritto di chi è già cittadino di fatto. “Bisogna pensare ai diritti come a una risorsa fondamentale. Quando c’è crisi si tende ad avere paura di allargare i diritti ma la storia ci insegna che l’Italia è diventata più libera e più forte quando questi sono stati riconosciuti”.
Il Ministro per l’Integrazione Andrea Riccardi ha, inoltre, parlato della cittadinanza come di “una questione molto concreta ma anche simbolica: non si tratta, infatti, solo del riconoscimento di un determinato status giuridico ma soprattutto del sentimento vitale di appartenenza alla nostra comunità nazionale. La Campagna, le numerose firme raccolte, questa conferenza, tutto ci spinge a riflettere ancora una volta sulla sfida di fare gli italiani: una vecchia battaglia della nostra storia nazionale che ci accompagna da 150 anni. Troppe volte abbiamo costruito una nazione da cui una parte degli italiani è stata esclusa. l’Italia del 21° secolo deve riconoscere italiani quelli che sono italiani. Le seconde generazioni sono figlie di una duplice storia: quella del viaggio dei loro genitori e quella della loro integrazione nel nostro tessuto sociale, che è già avvenuta e che noi non vogliamo riconoscere”.
Lamiaa è una ragazza di undici anni, nata a Reggio Emilia da genitori marocchini. Legge pubblicamente una lettera nella quale afferma con decisione “non mi sento straniera, sono nata e cresciuta in Italia, io non nego le mie origini, ma casa mia è in Italia”. Un momento significativo della conferenza in cui racconta la sua storia chiede con forza di concedere la cittadinanza a tutti i nativi, “risparmiateci tutti i problemi inutili che non finiscono mai e smettetela di farci vivere situazioni che ci fanno sentire quelli che non siamo”.