E’ stata pubblicata ieri la dichiarazione congiunta dei partecipanti al vertice di Parigi sulle migrazioni, a cui sono intervenuti i capi di stato di Italia, Francia, Germania, Spagna, Ciad e Niger, oltre a Federica Mogherini in rappresentanza dell’Unione Europea.
Il piano d’azione concordato mira a fermare i flussi spontanei di migranti dall’Africa attraverso il Mediterraneo centrale e occidentale, secondo un modello analogo a quanto già messo in atto per interrompere gli arrivi dal Medio Oriente: collaborazione con i Paesi di origine e di transito, creazione di hotspot in Ciad e Niger, operazioni di rimpatrio per prevenire le partenze via mare, rafforzamento del controllo dei confini. La Libia, di cui si ribadisce la necessità di stabilizzazione e transizione politica, è uno snodo fondamentale per la riuscita del piano di azione.
La dichiarazione rileva la necessità di prevedere misure di reinsediamento (resettlement) per le persone intercettate che abbiano diritto alla protezione internazionale, ma l’impegno in merito a questo viene demandato ai singoli Stati, senza una quantificazione di alcun genere. Si ribadisce anche che è auspicabile che tutti gli Stati dell’Unione Europea diano un contributo adeguato alla politica comune d’asilo, evitando che responsabilità sproporzionate ricadano sui Paesi di frontiera.