Il 16 giugno, il Centro Astalli, ha celebrato, presso la Pontificia Università Gregoriana, la Giornata Mondiale del Rifugiato con un colloquio sulle migrazioni dal titolo “L’approdo che non c’è. Proteggiamo i rifugiati più delle frontiere”.
Il costituzionalista Stefano Rodotà e il direttore generale della Fondazione Migrantes Giancarlo Perego, moderati da Giorgio Zanchini, hanno dato vita a un dialogo sulle principali questioni legate all’asilo in Italia, il ruolo dell’Europa nei confronti dei rifugiati e delle principali crisi umanitarie, l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati in Italia anche alla luce delle misure contenute nell’Agenda Europea sull’Immigrazione e delle ultime vicende nazionali legate alla più stretta attualità, ma soprattutto riportato il dibattito pubblico su un piano di tutela dei diritti e di rispetto della dignità umana.
A introdurre il convegno p. Camillo Ripamonti e la testimonianza di Ester, rifugiata dalla Costa d’Avorio. L’evento è stato introdotto da un video, realizzato in collaborazione con Artigiani Digitali, che ha permesso di dare voce a diversi rifugiati in Italia e al loro “approdo che ancora non c’è”.
Ai partecipanti è stato distribuito un testo inedito di Enzo Bianchi, “Lo straniero. Dall’incontro all’ospitalità”, discorso pronunciato dal priore di Bose in occasione della presentazione del Rapporto annuale 2015, disponibile nella sezione Pubblicazioni.
Comunicato stampa Giornata Mondiale del Rifugiato 2015
Il messaggio del Presidente della Repubblica
Saluto e introduzione di Padre Camillo Ripamonti
L’intervento di Mons. Giancarlo Perego
Guarda il video “L’approdo che non c’è”
La testimonianza di Ester, rifugiata dalla Costa d’Avorio
La testimonianza di Vivian, rifugiata dal Kenia
Guarda lo Storify dell’evento