“La trappola del virus. Diritti, emarginazione e migranti ai tempi della pandemia” è il nuovo libro del Centro Astalli per Edizioni Terra Santa 2021, in cui p. Camillo Ripamonti dialoga con la poliltologa Chiara Tintori, con la prefazione di Gherardo Colombo.
Il coronavirus non ci ha trovato tutti uguali e non ci ha resi tali. Per le persone che vivono ai margini, per gli invisibili, la pandemia è stata una vera e propria trappola.
P. Camillo Ripamonti, medico e gesuita, dal 2014 presidente del Centro Astalli, in dialogo con Chiara Tintori, analizza gli effetti che la pandemia ha avuto in particolare sui migranti e i rifugiati e fa un bilancio, tracciando anche delle linee di riflessione e azione per uscirne insieme, non lasciando indietro nessuno.
Come è stata affrontata la pandemia da persone che, già in condizioni normali, non vedono riconosciuti i propri diritti? Come hanno vissuto il lockdown i senza dimora, i rifugiati, i migranti? Come stanno affrontando la crisi socio-sanitaria? Il punto di osservazione è quello del Centro Astalli e delle persone richiedenti asilo e rifugiati. Nel momento in cui i diritti divengono privilegi di pochi, scatta la trappola (non solo del virus).
L’emergenza e le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, per noi “cittadini”, hanno portato alla limitazione dell’esercizio di alcuni diritti, ma per coloro che la nostra società relega ai margini, i diritti inviolabili dell’uomo, sanciti anche dalla nostra Costituzione, non hanno ancora trovato una tutela adeguata. Infatti, dove i diritti di tutti, a cominciare dagli ultimi, sono protetti e garantiti, lì c’è una democrazia matura. La conclusione è che forse l’Italia non lo è ancora.
Il volume, nelle conversazioni tra i due autori, ha una scansione temporale che va dal 2013 (visita del papa a Lampedusa e primo grande naufragio nel Mediterraneo) ad oggi, anzi a domani con riflessioni ampie sul futuro dei più vulnerabili.
La pandemia ha riportato alla ribalta alcune barbarie culturali che negli ultimi anni sono andate dilagando: l’idea che gli immigrati portino le malattie e il concetto di razza, che sappiamo essere scientificamente inesistente, ma di fatto come costruzione sociale continua a tenere banco.
Lo sguardo sul futuro invita a costruire relazioni di cura per una salute come bene comune, e a “uscire dalla perenne campagna elettorale, dalla narrazione che fa dei migranti quel mito che genera paura e per questo sposta gli assi politici. Le migrazioni non sono tema né di destra né di sinistra sono una questione di civiltà”.
Giovedì 11 febbraio si è tenuta la presentazione ufficiale del libro in un evento online in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Centro Astalli.
Insieme agli autori sono intervenuti S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, Gherardo Colombo, Presidente onorario di ResQ – People Saving People, autore della prefazione del libro, e Massimo Giannini, direttore de La Stampa.Il libro è disponibile in tutte le librerie, sul sito di Edizioni Terra Santa e sui principali store
La sinossi de “La trappola del virus”