La didattica plurale e inclusiva che valorizzi la relazione e l’incontro tra persone ha rischiato seriamente di finire nella trappola del virus, allentando legami, disperdendo gli studenti più fragili e intaccando le basi di una comunità educante in cui la diversità è valore e la conoscenza è sempre la scelta giusta.
Il Centro Astalli, con i progetti Finestre e Incontri, è al fianco di centinaia di scuole, docenti e alunni in tutta Italia nell’affrontare la sfida di trasformare la didattica interculturale e interreligiosa fatta di presenza e condivisione di spazi ed esperienze, in un una didattica on line cercando di modellare strumenti e contenuti per dialogare con i ragazzi in una sorta di scuola “diffusa”.
Si è concluso il ciclo di 3 incontri “La lezione della pandemia” promossi dal Centro Astalli, in collaborazione con CeFAEGI – Centro di Formazione per l’Attività Educativa dei Gesuiti d’Italia e la Fondazione MAGIS, nell’ambito del progetto europeo CHANGE.
Circa 150 insegnanti hanno potuto ascoltare dalla voce di esperti come Chiara Tintori, Ivo Lizzola, Franco Lorenzoni, Vitangelo Denora, Ambrogio Bongiovanni, Bruno Olivatto, riflessioni, idee e proposte su come realizzare una didattica interculturale che possa trasformare la pandemia e il distanziamento cui ci costringe, in un’occasione per ripensare metologie e contenuti didattici. La sfida comune è fondamentale: educare generazioni consapevoli che un futuro sostenibile per tutti non può prescindere dalla conoscenza dell’altro e dalla cura del creato come bene comune in cui nessuno sia escluso.
Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli: “L’incontro quotidiano con i rifugiati nella pandemia ci ha mostrato che siamo davanti a una sfida che oltre che sanitaria è anche sociale, culturale ed educativa. La formazione e l’istruzione sono diritti inalienabili di ogni ragazzo, sono via democratica per la realizzazione personale di ciascuno in una comunità plurale in cui la cittadinanza sia un diritto che si trova nei banchi di scuola e non più un privilegio di discendenza”.
Primo Incontro – La trappola del virus
Secondo Incontro – I luoghi e non luoghi della pandemia
Terzo Incontro – A scuola di fratellanza: una lettura didattica della “Fratelli Tutti”