In occasione della “Giornata Mondiale della tolleranza e della lotta alla violenza contro le donne”, lo scorso 6 dicembre si è tenuta a Roma la presentazione del commento dell’ICESCO a sostegno della “Carta di Makkah”, il documento sottoscritto dai rappresentanti di 139 Paesi nel 2019 su iniziativa del presidente della Lega Musulmana Mondiale, Muhammad bin Abdul Karim bin Abdulaziz Al Issa.
Tra gli obiettivi vi è il riconoscimento e l’inclusione dei musulmani nello sviluppo della civiltà, la promozione di valori universali, incontri di scambio a sostegno dell’armonia interculturale come antidoto alle narrative di odio e conflitto, nonché il riconoscimento della pari dignità tra i credenti di tutte le confessioni, l’affidabilità etica e il ruolo dei rappresentanti religiosi, la cittadinanza globale, il Welfare State e libertà.
“La Carta di Makkah difende infatti la pari dignità tra i credenti di tutte le confessioni religiose rinnovando la benedizione delle differenze, che non possono essere oggetto di conflitti ma piuttosto “ponti per il dialogo, la comprensione e la cooperazione reciproca, a beneficio dell’umanità”.
La dichiarazione di Mecca ha lo scopo di riaffermare i principi fondativi dell’Islam e di tutte le religioni come la tolleranza, la pace, la misericordia e il necessario rispetto delle differenze religiose. Strumenti come il dialogo interreligioso sono fondamentali per contrastare discorsi e comportamenti islamofobici. In questo scenario, difendere e rinforzare il ruolo delle donne è necessario; “costruttrici di ponti” e mediatrici, spesso, tra le culture di origine e di arrivo.
Anche il Centro Astalli ha partecipato all’evento che ha visto gli interventi di relatori di spicco come il generale Abdellah Redouane del Centro Islamico Culturale d’Italia, il rabbino Joseph Levi da Firenze, l’Imam Yahya Pallavicini, presidente della COREIS, e molti altri che hanno dato il loro contributo per una riflessione profonda.
La Carta di Makkah si inserisce in una serie di importanti iniziative del mondo musulmano dal Messaggio di Amman (2004), “A Common Word” (2007), Baku Process (2008), WIHW (2010), la Dichiarazione di Marrakesh (2016), il Messaggio per Wasatiyyah Islam di Bogor (2018) fino al Documento sulla Fratellanza (2019) presentato ad Abu Dhabi da Papa Francesco e l’imam Ahmad al-Tayyeb.