Stamattina, presso la sede della Fondazione Astalli, l’attivista e scrittrice afghana Malalai Joya ha incontrato alcuni membri dello staff del Centro Astalli e il presidente Camillo Ripamonti, per rappresentare le critiche condizioni di vita in Afghanistan, in preda a un clima di instabilità e insicurezza che non accenna a migliorare, e le difficoltà che i rifugiati afghani incontrano in Grecia, ma anche in altri Paesi europei.
Si è parlato anche della condizione delle donne afghane, per i cui diritti Malalai Joya continua a battersi, e della fragilità della democrazia nel Paese (lei stessa, parlamentare eletta, è stata sospesa dalla sua carica nel maggio 2007 ed è costretta a vivere sotto scorta).