Il Centro Astalli presenta il Rapporto annuale 2021, la descrizione di un anno, il 2020, di attività e servizi in favore di richiedenti asilo e rifugiati.
Grazie agli oltre 400 volontari che operano nelle sue 8 sedi territoriali (Roma, Bologna, Catania, Grumo Nevano, Palermo, Trento, Vicenza, Padova), la Rete del Centro Astalli nel 2020 ha assistito oltre 17mila rifugiati e richiedenti asilo.
Il Rapporto, il secondo che esce nella pandemia, si presenta come uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo e quali le principali difficoltà che incontrano nel percorso per il riconoscimento della protezione e per l’accesso all’accoglienza o a percorsi di integrazione. Ne emerge una fotografia in cui la pandemia ha messo in evidenza le lacune del sistema sanitario e del welfare territoriale, su cui per troppi anni non si è investito e si è continuato a tagliare risorse, indebolendo tutele e misure di sostegno alla popolazione più fragile di cui i rifugiati fanno parte. Si evince un aumento delle vulnerabilità cui corrispondono difficoltà maggiori nel vedersi garantiti diritti basilari ma soprattutto si registra una tardiva emersione e di conseguenza una presa in carico delle persone con vulnerabilità non tempestiva, ritardata fino all’arrivo nei centri SAI, a causa dei tagli imposti dai decreti sicurezza a molti servizi di ascolto e sostegno sociale nelle strutture di accoglienza straordinaria.
All’interno della pubblicazione un inserto fotografico dedicato ai 40 anni del Jesuit Refugee Service racconta come si sia continuato ad accompagnare i rifugiati in 56 paesi nel mondo durante la pandemia: nelle aree urbane, nei campi profughi, in zone di guerra, investendo sull’educazione e sulla formazione dei giovani e delle donne rifugiate. Ad introdurre le foto i testi inviati al Centro Astalli nel corso del 2020 da Papa Francesco, Filippo Grandi e S.Em. Cardinal Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. In appendice al rapporto il colloquio sulle migrazioni “In ognuno la traccia di ognuno” tra il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il Prefetto della Comunicazione della Santa Sede Paolo Ruffini, S.Em. Cardinal Matteo Zuppi e la filosofa Donatella di Cesare.
Il Rapporto è stato presentato nel corso di un evento online sul canale YouTube dell’organizzazione a cui sono intervenuti l’On. David Sassoli, presidente Parlamento Europeo, e S.Em. Cardinal Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, ha presentato i dati del rapporto. È stato inoltre possibile ascoltare le testimonianze di p. Stanko Perica, direttore JRS Europa Sud Est, dai Balcani e di Umba Mpemba, rifugiata congolese in Italia.
Nei seguenti link i materiali dell’evento
- Scarica il Rapporto annuale 2021
- Sintesi del Rapporto annuale 2021
- Infografiche Rapporto annuale 2021
- Intervento di P. Camillo Ripamonti
- Video testimonianza di Umba Mpemba, rifugiata congolese in Italia
- Video S.Em. Cardinal Luis Antonio Tagle
- Video On. David Dassoli, presidente Parlamento Europeo
- La storia di Paul
- Testimonianza di Juliette
- Testimonianza di Lamine
- Testimonianza di Bashir
- Testimonianza di Sussy
- Servir marzo/aprile 2021
- Foto Jesuit Refugee Service International – inserto fotografico rapporto 2021
- Foto Centro Astalli – ph. Francesca Napoli
- Foto Rete del Centro Astalli – ph. Lucrezia Lo Bianco
- Foto Centro Astalli 2021
- Il video dell’evento