Sono trascorsi dieci anni da quando, il 22 dicembre 2005 si tagliava a Trento il nastro inaugurale della “Casetta Bianca”, la struttura di Villa Sant’Ignazio restaurata per ospitare famiglie e persone sole in fuga da guerre, violenze e persecuzioni. Da allora è cresciuto, anno dopo anno, l’impegno di Centro Astalli Trento al servizio di richiedenti asilo e rifugiati per accompagnarli e orientarli nella loro nuova vita in Italia e in particolare in Trentino. L’Associazione ha voluto celebrare il decimo anniversario di attività ricordando i valori fondanti del proprio servizio e coinvolgendo i tanti soggetti, pubblici e privati, che contribuiscono quotidianamente a rendere questa provincia una terra di accoglienza dei richiedenti di protezione internazionale. Il 22 dicembre 2015 a Trento, presso Villa Sant’Ignazio, si è svolto l’evento per il Decennale con gli interventi, fra gli altri, del presidente di Centro Astalli Trento Roberto Bombarda, del direttore Stefano Canestrini, del coordinatore dei servizi di accoglienza Abdelazim Koko, del presidente della Fondazione Villa Sant’Ignazio padre Alberto Remondini e del presidente nazionale del Centro Astalli padre Camillo Ripamonti. Protagonisti anche operatori, volontari e rifugiati accolti. Il pomeriggio di iniziative per il Decennale si è aperto con un primo saluto e introduzione davanti alla “Casetta Bianca”. L’evento è proseguito nella sala conferenze di Villa Sant’Ignazio, dove si è tenuta una riflessione a più voci sul percorso di Astalli da Roma a Trento. Qui potete trovare un video dell’evento e per celebrare questo compleanno verrà poi pubblicato un decennale.
Sin dalla nascita, persegue l’obiettivo di accompagnare, servire e proteggere i rifugiati su tutto il territorio trentino. Nel corso dello scorso anno sono state accolte 170 persone, 36 donne e 134 uomini che grazie a Cinformi (Centro Informativo per l’Immigrazione in Trentino) e alla Provincia Autonoma di Trento (PAT), hanno trovato ospitalità nelle strutture SPRAR del Centro.
Nel 2014 il Centro Astalli Trento ha offerto ospitalità, presso il centro di seconda accoglienza la Casetta Bianca a 16 persone, di cui 2 nuclei famigliari e 8 uomini singoli titolari di protezione internazionale o umanitaria.