Si è celebrata domenica 29 settembre la Giornata del Migrante e del Rifugiato della Chiesa Cattolica.
In una piazza San Pietro gremita, rifugiati, migranti, operatori dell’accoglienza hanno preso parte alla Santa Messa celebrata da Papa Francesco. Tra questi 30 rifugiati assistiti dal Centro Astalli accompagnati da un gruppo di volontari e operatori.
Il tema di questa 105ma Giornata del Migrante e del Rifugiato è stato “Non si tratta solo di migranti”, un ritornello – come lo ha definito il Pontefice – che ritorna nel messaggio da lui scritto per l’occasione.
”Si tratta di tutti gli abitanti delle periferie esistenziali vittime della cultura dello scarto” – ha detto il Papa nell’omelia. Ha poi sottolineato: “Il mondo moderno è sempre più elitista e più crudele con gli esclusi. Le guerre avvengono in alcune parti del mondo con armi prodotte nei paesi che poi non vogliono aiutare i rifugiati. La cultura del benessere ci rende insensibili alle grida degli altri e porta alla globalizzazione dell’indifferenza. Non possiamo non piangere non possiamo non reagire davanti alla sofferenza. Insieme possiamo impegnarci nella costruzione della famiglia umana”.
Per sottolineare questo impegno, Papa Francesco, insieme a quattro rifugiati originari di Camerun, Congo, Nigeria, Siria, accolti dal Centro Astalli, ha inaugurato la statua “Angel Unawares”, dell’artista Timothy P. Schmalz, dedicata ai migranti di ogni epoca.