Il Centro Astalli esprime profonda gratitudine a Papa Francesco per la scelta di affidare i testi della Via Crucis a Suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata e presidente dell’Associazione “Slaves No More” che da sempre si impegna senza riserve per accompagnare tante giovani donne, non di rado poco più che bambine, nel lungo e complesso cammino per uscire e riscattarsi dalla tratta, dalla prostituzione, dallo sfruttamento.
Leggendo i testi preparati dalla religiosa per le 14 stazioni della Via Crucis che si terrà questa sera al Colosseo, ci sono i volti sofferenti di donne e madri che hanno vissuto schiavitù, violenze e sopraffazioni, di migranti che non hanno avuto alternative al traffico di esseri umani per arrivare in un’Europa sempre più sorda al loro grido di dolore.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, sottolinea che “sarà una Via Crucis in cui gli ultimi, gli emarginati, i diseredati sono compagni amati e prediletti di Gesù Cristo, fratelli nella croce e nel dolore che porta dal sepolcro di morte alla vita piena.
Un segno per la Chiesa e per i cristiani potente e inequivocabile. Gli ultimi vanno aiutati, accolti e sostenuti. Respingere, lasciar morire in mare o in un centro di detenzione, non ritenere urgenti misure e politiche che mettano al centro la dignità umana non è accettabile, o peggio, condivisibile da chi si professa cristiano”.
Dal Centro Astalli giunga a Suor Eugenia, amica e compagna di strada da tempo, piena condivisione e apprezzamento per aver scelto parole potenti, chiare, coraggiose, ispirate dalla condivisione profonda del dolore di tante donne, a cui offre speranza e protezione ogni giorno con umanità e competenza.