Shahida – Tracce di libertà, è il triplo CD realizzato dal Centro Astalli in collaborazione con Appaloosa Records (distribuzione esclusiva I.R.D.). I proventi derivanti dalla vendita dell’album sosterranno i progetti in favore delle donne richiedenti asilo e rifugiate accolte al Centro Astalli, non di rado vittime di violenza, abusi e tortura, che cercano di costruirsi una nuova vita in Italia.
Shahida è l’incontro tra artisti di diverse provenienze e generi per dar vita a un viaggio musicale in cui i confini vengono superati dalla bellezza delle parole, delle note.
Shahida, il titolo scelto per questo nuovo progetto musicale, è un nome di donna. In arabo vuol dire testimone. È anche il nome della giocatrice della nazionale di hockey del Pakistan morta nel naufragio al largo di Steccato di Cutro dove hanno perso la vita 98 persone di cui 35 bambini.
Shahida è il simbolo di tutte le donne che in questo momento si battono per la libertà, rischiando la vita in una piazza che protesta, pronunciando pubblicamente parole censurate, chiedendo uguaglianza e dignità, e di tutte le donne migranti, rifugiate, che camminano lasciando tracce di libertà nel mondo.
Shahida è un viaggio musicale intrapreso da cantanti, musicisti, attori, scrittori: complessivamente sono stati oltre 100 gli artisti che hanno preso parte al progetto, portando parole e melodie che raccontano storie, percorsi e volti da ogni parte del mondo.
Antonella Ruggiero, che propone la sua versione di “Povera patria (O zemle maty)”, il celebre brano di Franco Battiato, inciso con l’ucraino Oleksandr Iarmola; Saba Anglana, da sempre vicina all’attività del Centro Astalli, che con Lorenzo Monguzzi presenta “Nada más que suerte” o ancora Andrea Parodi Zabala con “La ninna nanna del maggio” e il rapper Amir Issaa con il suo “Guerra tra poveri”, remix di un brano del 2022. Da Napoli arriva Marilena Vitale con il gruppo Azul, che incide la canzone Soul partendo dal carcere femminile di Pozzuoli. Inedita la versione di “Sidun” di Fabrizio De André e Mauro Pagani, riproposta in lingua siciliana da Beatrice Campisi e Francesca Incudine. I Mesudì, -voci e percussioni- uniscono in un unico brano le tradizioni romene e siciliane, mentre Erica Boschiero musica insieme a Sergio Marchesini un intenso testo del poeta Andrea Zanzotto, e Michele Gazich con la violoncellista Giovanna Famulari rilegge il brano Maltamé.
Numerosi anche gli ospiti internazionali, tra cui Jono Manson che propone “Sun to rise” con la rock band marchigiana The Gang; Scarlet Rivera interpreta magistralmente “Señor” di Bob Dylan, con cui ha suonato a lungo negli anni ’70 durante il leggendario tour della Rolling Thunder Review; Jaime Michaels in duo con Vlad Vasylenko con l’inedito “In my home”, brano cantato in inglese, ucraino e russo che vede la partecipazione di musicisti dell’Uzbekistan o, ancora, il gruppo Toranj Quartet con la musica colta iraniana e Evelina Meghnagi con canti ebraici della diaspora.
Grazie alla partnership con il festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty“, Shahida ospita anche i brani vincitori del Premio Amnesty nella sezione Emergenti nel 2022, “Finalmente a casa” di Lorenzo Lepore (premio assoluto) e “Ho guardato il cielo” de La Scelta (premio della critica).
La pubblicazione del lavoro discografico, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2023, è stata anticipata da tre singoli inediti: “Donna Francesca” di Lavinia Mancusi, “Libellula” di Sara Jane Ceccarelli e “Uno sconosciuto” di Fabia Salvucci.
Il triplo CD contiene, inoltre, brani e poesie recitati, interpretati da Alessandro Bergonzoni, Anna Foglietta, Flavio Insinna, David Riondino e Ana Varela Tafur.
È possibile acquistare il CD Shahida – Tracce di libertà online, sulle piattaforme digitali e nei negozi di musica.