John Dardis sj, Presidente della Conferenza dei Provinciali Europei, ha scritto una lettera rivolta ai Superiori Maggiori gesuiti d’Europa, a tutti i gesuiti, ai collaboratori e amici della Compagnia di Gesù per sollecitare un impegno corale e concreto in sostegno dei rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni.
Dardis ricorda quando, nel secondo dopoguerra, si arrivò alla definizione della Convenzione di Ginevra per proteggere i rifugiati, “persone che sapevamo aver sofferto molto e la cui sofferenza era, a tutti gli effetti, ancora attuale”. “Le nostre comunità europee oggi hanno bisogno di ricordare che questi valori di solidarietà ed ospitalità sono necessari, ora più che mai”, continua Dardis.
La lettera contiene varie proposte concrete, che vanno dall’ospitalità alla messa in comune di strumenti di analisi e riflessione, al fine di sollecitare la formulazione di politiche più incisive, efficaci e fedeli ai valori dell’Europa e delle sue radici cristiane. Servono “parole e azioni profetiche, che mostrino ad un continente in difficoltà la via da seguire per recuperare ed esprimere i propri valori”.
Nella lettera si sottolinea anche l’importanza del linguaggio e della comunicazione: “La terminologia adoperata, anche dai politici, non contribuisce ad aiutare l’opinione pubblica e la gente comune a comprendere la situazione disastrosa in cui queste persone si trovano”.
“Anche se asilo e migrazione sono questioni complesse”, conclude Dardis, “resta il fatto che, in ultima analisi, la gente sta morendo. In questo momento determinante, noi possiamo e dobbiamo tendere una mano”.
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