Secondo i dati dell’agenzia Frontex, cala il numero dei migranti in arrivo in Europa a gennaio 2016. Un crollo dovuto soprattutto alle pessime condizioni meteorologiche intorno alle isole dell’Egeo nelle ultime settimane. Nello scorso mese in Grecia sono sbarcati 68 mila migranti, (-40% rispetto a dicembre 2015, quando le nuove persone sbarcate sono state 108 mila). Tra le nazionalità dei migranti giunti sulle coste elleniche, i più numerosi sono stati siriani, afghani e iracheni. Nonostante il calo, i dati di gennaio 2016 rimangono comunque 38 volte più alti rispetto a quelli dello stesso periodo del 2015. Non sono comunque diminuite le vittime di naufragi nel tratto di mare che separa la Turchia dalla Grecia, dovuti alle cattive condizioni meteo.
Per quanto riguarda gli arrivi in Italia, a gennaio sono stati registrati 5.600 arrivi; anche in questo caso una riduzione consistente (-42%) rispetto ai 9.700 sbarchi di dicembre 2015. I migranti giunti sulle coste italiane sono stati in maggioranza nigeriani.
Lungo la rotta dei Balcani occidentali, si è verificata una diminuzione più moderata del numero dei migranti individuati mentre tentavano di attraversare i confini di uno Stato: a gennaio, infatti, ne sono stati fermati in tutto 65.300, contro i 97mila di dicembre 2015. È invece cambiata la provenienza dei migranti giunti ai confini di uno stato balcanico: mentre in precedenza chi arrivava in quei territori era originario della regione, in particolare del Kosovo, negli ultimi mesi i migranti individuati lungo questa rotta sono in grande maggioranza sbarcati in Grecia e hanno attraversato la Macedonia, rientrando poi nell’Ue attraverso la Croazia.