Quattro persone sono annegate, tra cui due bambini, nel naufragio di un piccolo gommone al largo dell’isola greca di Lesbo. Il Centro Astalli esprime profondo dolore per questo ennesimo naufragio che accade drammaticamente a poche ore dalla presentazione da parte della Commissione Europea di misure su protezione e accoglienza dei migrati in Europa.
Oggi in particolar modo appare evidente la distanza tra le politiche comunitarie e nazionali sull’asilo e il diritto alla protezione e alla vita di migranti in fuga da contesti di guerra, persecuzioni e gravi privazioni.
Se ogni giorno ci troviamo a dover contare i migranti che muoiono nel tentativo di giungere in Europa evidentemente le misure su cui le istituzioni europee stanno lavorando non rappresentano la risposta necessaria al complesso fenomeno delle migrazioni.
Il Centro Astalli chiede a istituzioni nazionali e sovranazionali un impegno condiviso e convinto nel fermare l’ecatombe in mare.
Per prima cosa si devono istituire vie d’ingresso legali e sicure per chiedere asilo negli Stati membri.
Se evitare la morte di uomini, donne e bambini non è una priorità di tutti gli Stati UE allora ogni altra misura volta ad armonizzare le politiche nazionali sull’asilo tragicamente perde di significato.