Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo nelle ultime ore.
48 corpi senza vita sono stati ripescati in seguito al naufragio al largo Tunisia. Mancherebbero all’appello ancora decine di persone: secondo un superstite, a bordo dell’imbarcazione vi erano almeno 180 migranti.
A queste si aggiungono i nove migranti, tra cui sei bambini e una donna, morti dopo che il motoscafo sul quale viaggiavano è affondato al largo delle coste turche.
Il Centro Astalli chiede a istituzioni nazionali e sovranazionali, di farsi carico responsabilmente della complessità di uno dei principali temi dell’agenda mondiale e di attivare vie legali d’ingresso per chi tenta di raggiungere l’Europa in cerca di protezione.
La gestione delle migrazioni richiede lungimiranza e visione. Limitarsi a misure di contenimento, costose in termini economici e di vite umane, non contribuisce a ristabilire la sicurezza e la legalità nel Mediterraneo e nelle nostre società.