Il Centro Astalli ha presentato la ricerca “Dimenticati ai confini d’Europa”, realizzata in collaborazione con il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Europa (JRS Europe) e l’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe di Palermo, per raccontare l’esperienza dei migranti forzati che sono riusciti ad arrivare in Europa negli ultimi tre anni.
Un report basato su 117 interviste qualitative realizzate nell’enclave spagnola di Melilla, in Sicilia, a Malta, in Grecia, in Romania, in Croazia e in Serbia per dare voce alle esperienze dei migranti e dei rifugiati, per rendere chiaro il nesso tra quello che hanno vissuto e le politiche europee che i governi hanno adottato.
Ne emerge una vera e propria emergenza dal punto di vista della tutela dei diritti umani alle frontiere esterne ma anche a quelle interne a causa della mancanza di vie legali di accesso e della chiusura delle principali rotte migratorie da parte degli Stati UE.
Come ha sottolineato Jose Ignacio Garcia SJ, direttore JRS Europa, nel suo intervento, le politiche dell’UE sono riuscite a far sì che i numeri degli arrivi via mare in Italia e in Grecia si riducessero, ma hanno chiaramente fallito, e continuano a fallire, nel loro obiettivo di migliorare la situazione delle tante persone in cerca di protezione che continuano a ritrovarsi dimenticate ai confini d’Europa.
Discorso P. Jose Ignacio Garcia